Fare trekking nei villaggi minerari in sardegna vuol dire camminare lungo gli antichi percorsi dei minatori, tra alte pareti calcaree a picco sul mare, dove un tempo le navi attendevano il carico dei minerali e come passeggiare in un museo a cielo aperto. Un ambiente unico in cui ripercorrere 8 mila anni di storia delle Miniere della Sardegna durante i quali, diversi popoli alla ricerca di minerali, si sono succeduti lasciando le tracce di una affascinante cultura.
L’intera isola sarda costituisce il Parco Geominerario della Sardegna patrimonio dell’UNESCO con un interesse internazionale che cresce di anno in anno.
L’attività di miniera in Sardegna ha modificato il paesaggio creando un’ambiente che accompagna il visitatore tra villaggi minerari e splendide testimonianze di archeologia industriale a contatto con la magnifica natura sarda.
I suggestivi villaggi minerari in Sardegna in cui vivevano gli operai, pozzi di estrazione, migliaia di chilometri di gallerie, impianti industriali, ferrovie, sono i preziosi archivi della memoria di generazioni di minatori che tra il 1800 e la fine del 1900 lavorarono, vissero e morirono in questa terra.
Non solo opere dell’uomo ma anche luoghi in cui la grandiosità della natura rapisce il visitatore. Splendide falesie e faraglioni calcarei a picco sul mare intervallano infinite desertiche distese di sabbia color oro, mentre selvagge foreste con una grande varietà di specie animali contrastano l’impareggiabile cornice azzurra del mare cristallino della Sardegna.
E’ sopratutto nell’Iglesiente che si incontrano i resti del passato glorioso delle miniere Sarde, che ha animato il sud-ovest della Sardegna. Dalla miniera Malfidano di Buggerru a quelle di Masua e Nebida nel territorio di Iglesias, fino al Comune di Arbus con i resti dei villaggi di Ingurtosu, Montevecchio, Piscinas e Nuracauli.
La storia mineraria della Sardegna è a Sud Ovest.
Sono numerose le miniere visitabili in Sardegna, eccone alcune.
IGLESIAS – MASUA – PORTO FLAVIA
Fu una vera e propria rivoluzione: più che una miniera è un luogo che domina la costa. Un porto sospeso con un pontile a sbalzo a metà di una parete rocciosa. La piccola torre di Porto Flavia a picco sul mare è il terminale di una lunghissima galleria che attraversa la montagna, con binari a scartamento ridotto, silos e cunicoli tramite i quali i minerali in passato venivano caricati sulle navi protette dal maestrale dal suggestivo faraglione Pan di Zucchero.
IGLESIAS – NEBIDA – LAVERIA LAMARMORA
Nella sua visita, a cui si accede da un belvedere che spazia verso il mare e l’orizzonte, potrai combinare la conoscenza di suggestivi e rivoluzionari resti di archeologia mineraria al panorama mozzafiato sulla costa del Sulcis. La Laveria Lamarmora è un antico edificio è a picco sul mare e per raggiungerla si devono affrontare centinaia di gradoni che corrono paralleli alla sede dei cavi dell’argano al tempo posizionato sulla collina. Il villaggio offre una straordinaria vista panoramica sulle spiagge di Fontanamare, Plagemesu e Porto Paglia con l’antica tonnara. Sarai affascinato da un antico edificio sul mare di fronte al quale dal mare azzurro spicca un enorme faraglione
IGLESIAS – SA MACCHINA BECCIA
Un pò fabbrica e un pò castello merlato, Sa Macchina Beccia è un luogo fuori dal tempo delle miniere in Sardegna, unica per la sua architettura.
Il Pozzo Santa barbara noto come Sa Macchina Beccia venne costruita nel 1870. E’ così chiamata perché all’interno era installata una grossa macchina a vapore che serviva a sollevare il minerale estratto dal sottosuolo, soprattutto galena argentifera. Questo sito minerario, abbandonato nel 1940, appare imponente arrivando dopo pochi minuti a piedi dal vicino villaggio minerario Asproni, presidio della miniera di San Giorgio e di Seddas Moddizis.
IGLESIAS – VILLAGGIO ASPRONI E SEDDAS MODDIZIS
Se il vostro obiettivo sono miniere e villaggi minerari fantasma, siete nel posto giusto.
A pochi chilometri dalla miniera di Seddas Moddizis si trovava questo nucleo abitativo, denominato villaggio Asproni, dal nome del suo fondatore, l’ingegner Giorgio Asproni. Si tratta di uno dei paesi fantasma più belli e affascinanti di tutta la Sardegna. Nonostante sia isolato, è però semplice da raggiungere, ed è costituito da alcune case, lo spaccio, la chiesa di San Giorgio, gli uffici della Direzione, la villa dell’ingegnere, la scuola e altri piccoli edifici.
A Seddas Moddizis, che alla fine dava lavoro a oltre 200 operari, si trova invece la laveria voluta da Asproni per il trattamento della Calamina, minerale utile per l’estrazione dello zinco.
Curiosità: questo paese ha anche un suo fantasma. Infatti, secondo alcuni racconti popolari, qui appare lo spettro del Cavalier Toro, personaggio importante del vicino comune di Gonnesa nei primi del Novecento, che vagherebbe la notte, decapitato, sul suo cavallo.
GONNESA – VILLAGGIO NORMAN
Ex villaggio minerario, in quanto abitato ancora oggi, costituisce uno degli angoli più suggestivi del Sulcis-Iglesiente. Essendo costruito sul costone del monte di San Giovanni, tra pini, palme e macchia mediterranea è una meta ideale per una gita di rientro dal litorale di Gonnesa verso Iglesias. Qui abitavano i dipendenti dell’antica miniera di San Giovanni, già conosciuta in epoca romana. La miniera argentifera rimase in attività fino agli anni ’80 del Novecento. Oggi vi abitano una settantina di persone, tra case nuove e ruderi che ricordano il passato minerario.
ARBUS – MINIERA DI NURACAULI e LAVERIA BRASSEY
La laveria venne inaugurata il 17 Ottobre del 1900 da Lord Brassey in persona ed era modernissima e sopratutto all’avanguardia per quei tempi. Con l’utilizzo di pozzi, argani, cisterne e ferrovie vide passare tonnellate e tonnellate di blenda per ricavarne lo zinco. Smantellata negli anni Settanta del Novecento resiste ancora alla macchia mediterranea che cerca di impossessarsene e aspetta al tramonto i turisti di ritorno dal mare della Costa Verde e dalle Dune di Piscinas.
ARBUS – MINIERA MONTEVECCHIO – VILLAGGIO RIGHI
Il villaggio Righi venne costruito sul pendio di levante della miniera di Montevecchio, sferzato dai venti che superano l’imponente monte Arcuentu. Era costituito da una decina di costruzioni che ospitavano gli appartamenti degli operai della miniera di Montevecchio e delle loro famiglie.
Il villaggio minerario Righi oggi è attraversato dalla strada che da Arbus porta a Montevecchio, percorsa da appassionati di ciclismo che la intersecano in numerosi itinerari mtb. La vicina Costa Verde con le sue spiagge e dune Sabbiose, insieme alle montagne e ripide colline attraversate da numerosi percorsi trekking, fanno dell’Arburese una meta apprezzata in materia di Escursioni in Sardegna, tra resti minerari e natura incontaminata.
In questo tour tra miniere abbandonate in Sardegna e resti di villaggi minerari, sarai colpito dai resti di archeologia industriale. Oggi attrazione turistica, un tempo centro dell’epopea mineraria.
Una delle più belle escursioni in Sardegna, tra antichi camminamenti minerari e la splendida costa occidentale è l’escursione Costa delle miniere. Potrai vivere intense emozioni in un Trekking di buon livello con Lino Cianciotto.
A pochi chilometri da Fluminimaggiore questa grotta è rinomata per la sua bellezza naturalistica, l'importanza archeologica e l'interesse speleologico. Una cavità sorprendente di origine carsica che riposa nel sottosuolo dell’Iglesiente.
Un luogo lontano da tutto, incontaminato e suggestivo nel territorio Arburese. Capo Pecora è una striscia di granito rosa che si protende nel mare azzurro situato all'estremo della Costa Verde.
È stata una delle miniere più grandi e produttive della Sardegna. Oggi è un villaggio minerario fantasma vicino alla costa verde e alle meravigliose dune di Piscinas alte fino a 60 metri.