Camminare nella Costa delle Miniere® è un’esperienza che lascia il segno. Oltre 60 chilometri di pura emozione in cinque tappe giornaliere: da Portoscuso alle dune sabbiose di Piscinas. Qui il confine tra il mare e l’entroterra è segnato da un litorale tra i più belli e selvaggi della Sardegna. Un susseguirsi di spiagge dorate, strapiombanti falesie sul mare, promontori granitici modellati dal vento, maestosi sistemi dunari tra i più estesi ed integri del Mediterraneo.
Da Porto Flavia alla Laveria Lamarmora, dalla Galleria Henry agli approdi di Cala Domestica, potrete camminare tra miniere abbandonate e villaggi minerari i cui ruderi ancora testimoniano la vita e la fatica degli uomini.
Il sud ovest della Sardegna è uno scrigno di opportunità: in circa 2.360 km2 sono racchiuse un’infinità di attrattive che permettono di programmare innumerevoli attività per la vacanza attiva, e nel contempo di gustare le locali prelibatezze enogastronomiche.
Tra queste si segnalano oltre un migliaio di chilometri di itinerari a piedi per gli amanti del trekking, e altrettanti da percorrere con la mountain bike e a cavallo: molti di questi dotati di segnavia e altri privi di indicazioni, ideali per chi ama l’avventura.
Sulla Costa delle Miniere®, nel raggio di pochissimi chilometri si trovano un centinaio le pareti attrezzate per gli appassionati dell’arrampicata con una grande varietà di siti dove mettersi alla prova. Numerosi i tiri su pareti calcaree e granitiche strapiombanti sul mare o affioranti da verdi foreste, dove anche i più preparati potranno mettere a dura prova tecnica e preparazione atletica.
Tuttavia non solo gli esperti avranno di che divertirsi, ma anche chi, per la prima volta, si accinge ad indossare scarponcini e zaino o pedalare su una mountain bike.
Tantissime opportunità per i patiti della speleologia e del torrentismo con una infinità di grotte e canyon attrezzati, altrettante occasioni per chi vola col parapendio o ama il windsurf e il kitesurf.
Costa delle Miniere® vuol dire numerose scelte per chi pratica le escursioni marine, in particolare lo snorkeling e le immersioni subacquee, capaci di regalare scorci e colori negli incontaminati fondali ricchi di specie mediterranee.
Costa delle Miniere® rappresenta il più interessante tracciato costiero oggi disponibile in questo angolo di Sardegna, risultato della messa a sistema dei recuperati cammini dell’epopea mineraria del Sulcis Iglesiente o realizzati negli anni da soggetti pubblici e privati. Tra questi il Parco Geominerario della Sardegna, Bruno Fonnesu con l’Associazione Verde Azzurro di Nebida e da Lino Cianciotto; I Comuni di Portoscuso, Gonnesa e Buggerru, con il Comune di Iglesias capofila.
L’itinerario Costa delle Miniere®, suddiviso in cinque tappe giornaliere, è progettato per essere percorso indipendentemente nei due sensi di marcia. Inoltre, i punti di partenza e di arrivo di ciascuna tappa sono raggiungibili da auto e pullman.
da Portoscuso a Plagemesu
Affascinante trekking lungo la costa alta e rocciosa tra l’abitato di Portoscuso e le spiagge di Porto Paglia e Plagemesu. Un paesaggio di natura vulcanica, con specie botaniche rare ed esclusive, che nel sottosuolo racchiude il più importante giacimento carbonifero d’Italia.
da Plagemesu a Masua
Il tratto di costa da Plagemesu a Masua è tra i più suggestivi e noti della Sardegna, impreziosito com’è da frequenti tramonti mozzafiato e da cinque faraglioni di policroma roccia. Tra questi il Pan di Zucchero che, con i suoi 133 metri a strapiombo sul mare, è considerato lo scoglio più grande del Mediterraneo.
da Masua a Cala Domestica
Questa tappa percorre uno dei luoghi più belli della costa sud occidentale della Sardegna. Non a caso uno dei tratti più suggestivi ed emozionanti che segue antichi sentieri creati dai carbonai e dai taglialegna, come anche dalle capre con il loro arcaico pascolare e dai minatori alla continua ricerca delle preziose vene mineralizzate.
da Cala Domestica a Portixeddu
Questa tappa interessa il tratto di costa tra Cala Domestica e Buggerru e i litorali sabbiosi di San Nicolo e Portixeddu. Un tracciato tra rare specie botaniche, ricco di storia mineraria e di una non comune bellezza naturalistica. Così lungo l’escursione si incontreranno, archi di roccia e maestose dune sabbiose, guglie e strapiombanti falesie di calcare risalenti a mezzo miliardo di anni fa proiettate sul mare dalle mille sfumature.
da Portixeddu a Piscinas
Un seguito di scenari naturali dalla bellezza selvaggia e sempre diversa: dagli ambienti agropastorali, ricchi di testimonianze archeologiche della civiltà nuragica, allo spettacolare litorale che alterna lunghissime spiagge con alte dune e strapiombanti scogliere, calette e isolotti distinti da pinnacoli granitici modellati dal vento.
I deserti di sabbia della Sardegna
Un mare color giallo oro, così appaiono queste colline di arena originate dalle ripetute glaciazioni del Pleistocene, considerate tra le più importanti del continente Europeo.
Buggerru e la valle della calamina
Un feudo concesso nel 1421 da Alfonso d’Aragona al Visconte Gessa che divenne dalla metà dell’800 uno dei poli estrattiferi all’avanguardia del bacino del tirreno e attirò migliaia di persone anche dalla penisola italiana.
Porto Flavia
Unico al mondo: un porto scavato all’interno della montagna con un pontile a sbraccio sul mare per il carico dei minerali delle vicine miniere di Nebida e Masua.
Sulla rotta dei tonni
Tra aprile e giugno si possono ammirare le poche tonnare ancora attive per la pesca del “tonno rosso di corsa” che seguendo la costa scende nel suo millenario viaggio verso i paesi del sud est del Mediterraneo.
Le terre più antiche d’Europa
La storia geologica della Sardegna è registrata nelle sue rocce. Camminando a piedi sulla Costa delle Miniere®, percorrerete un’avventura che parte 530 milioni di anni fa.
Il contributo di Lino Cianciotto al minuto 30 circa.